Iniziativa del TC Castiglionese, Koinè, Progetto Viva e Casa di Pinocchio
Terzo anno del progetto “Viva il tennis” e cena di solidarietà per raccogliere fondi destinati al suo sviluppo. Appuntamento alle ore 20.30 di venerdì 14 settembre nei locali del Tennis Club Castiglionese. Una cena “rigorosamente” in bianco organizzata dal Circolo, dalla cooperativa sociale Koinè che gestisce la struttura per disabili La Casa di Pinocchio e che, con le istituzioni locali della Valdichiana e l’Usl Toscana sud est, è tra i protagonisti del Progetto Viva, finalizzata a garantire le condizioni per una vita indipendente ai disabili.
Sarà un’occasione per assaggiare i piatti preparati e serviti dai ragazzi del Progetto, per ascoltare la musica del dj Gabriele Parri e per assistere ad un’esibizione di tennis vintage.
“Il TC Castiglionese – ricorda il Presidente Giuseppe Pianaccioli – è ormai da anni impegnato non solo nello sport ma anche nelle attività sociali che ad esso possono essere connesse. Dal 2015 guardiamo alle scuole e i nostri istruttori insegnano il tennis a tutti i bambini e ragazzi delle primarie e dell’infanzia del comune di Castiglion Fiorentino. Attività che svolgiamo gratuitamente per contribuire alla diffusione di questa disciplina sportiva. E insieme a Koinè e a Viva abbiamo messo a punto un progetto destinato a rendere il tennis una delle attività riabilitative per i disabili della Valdichiana. La prima fase del progetto ha visto i nostri tecnici apprendere le tecniche di relazione e le metodologie da utilizzare nel campo della disabilità. Poi i ragazzi di Viva hanno seguito un corso per imparare i fondamentali del tennis“.
Su invito del Comitato Italiano Paraolimpico, quest’ultimi parteciperanno, domenica 16 settembre, alla manifestazione “Vivere lo Sport – Arezzo Abilia”. “Il nostro – sottolinea Pianaccioli – sarà l’unico circolo di tennis invitato e sarà per il terzo anno consecutivo“.
Il tennis è una delle molte attività messo in programma dalla Casa di Pinocchio all’interno del Progetto Viva. “L’ obiettivo – spiega la referente Koinè, Stefania Battaglini – è l’inclusione sociale dei nostri ragazzi. Negli anni abbiamo organizzato molte attività: dalla fotografia al teatro allo sport. Vita indipendente vuol dire anche garantire al giovane disabile l’opportunità di svolgere attività che un tempo non erano nemmeno ipotizzabili. E il tennis è una di queste. Azioni rese possibili grazie alla rete di collaborazione che è stata attività e che vede protagoniste non solo la cooperativa, l’Usl, i, Comuni, il Circolo tennis ma anche le famiglie dei nostri ragazzi e le imprese del territorio“.